Erasmo nacque ad Antiochia nel terzo secolo dopo Cristo e morì martire nel 303 durante le persecuzioni di Diocleziano. Anche conosciuto come Sant’Elmo, durante il Medioevo il suo culto si consolidò grazie ai naviganti e ai marinai.
Durante le tempeste in mare, infatti, non è raro il manifestarsi di scariche elettro-luminescenti provocate dalla ionizzazione dell’aria durante un temporale. Questa spettrale fiammella che appare sovente sulla testa dell’albero maestro è chiamata fuoco di Sant’Elmo ed è considerata di buon auspicio. Una leggenda narra che, quando il Santo venne arso vivo, sulla cima della pira del rogo si vide comparire una fiamma bluastra, ritenuta l’anima del Santo che si innalzava al cielo.
Come da tradizione, nella notte dei festeggiamenti, i marinai posano in mare centinaia di lumini (biodegradabili) per rendere onore al santo. Un suggestivo momento sempre molto apprezzato dai residente e dai tanti turisti che nel periodo affollano Arma di Taggia.
La festa si chiude ogni anno con un grande spettacolo pirotecnico. Il cielo notturno si dipinge con i colorati fuochi artificiali che lasciano sempre il pubblico a bocca aperta.